La Condotta al Guinzaglio in Ambiente Urbano
Cercherò con questo articolo di spiegare un po’ cosa si intende per condotta al guinzaglio in ambito urbano.
Nel mondo dell’addestramento ci sono vari tipi di condotta.
Nei regolamenti ufficiali ENCI di Obedience o Utilità e Difesa, la condotta sportiva prevede che la zampa anteriore del cane non superi la nostra gamba, la testa del cane sia rivolta verso di noi col cane in perfetta attenzione sul nostro viso.
Ovviamente, questa condotta è da intendersi solo ai fini della gara, ma non è assolutamente applicabile alla vita di tutti i giorni.
Nella vita di tutti i giorni
Le passeggiate quotidiane col nostro cane non vanno condizionate e il cane deve passeggiare in assoluto relax per esplorare, odorare e sporcare serenamente.
Il tutto senza mettere se stesso in pericolo o recare fastidio ai passanti.
Se dovessi fare una statistica potrei di certo affermare che il 90% delle persone mi contatta, perché il cane che tira al guinzaglio.
Naturalmente questo tipo di condotta rende le passeggiate uno stress sia per il proprietario che per il cane.
La prima passeggiata col cane
Purtroppo, prima di rivolgersi ai professionisti, spesso, si chiede consiglio agli amici, ai veterinari, al negoziante che ci propinano soluzioni facili. Cambiare il guinzaglio o soprattutto il collare affinché magicamente il problema scompaia non è una risoluzione. Cosi come rimpizzare il cane di bocconi mentre cammina.
Bene che andrà, compreremo un collare a scorrimento (strangolo o strozzo che dir si voglia) e, senza neppure conoscere che un tale strumento correttivo possiede, anzitutto, una apposita modalità di inserimento, lo faremo indossare al nostro cane che dopo 2-3 giorni al massimo, tornerà a tirare come prima. Se sfortuna voglia di incontrare sul nostro cammino cinofilosofi gentilisti o negozianti furbi, acquisteremo un guinzaglio di 3 metri con una pettorina ad H per un totale di circa 70 € (in Sicilia) e avremo il cane felice di sentirsi libero, di fare quello che vuole, di mettersi in pericolo, di farci trasgredire la legge, per poi non risolvere nulla al di fuori dei primi 3 giorni, ove, il cane cambiando esperienza di passeggio ed interrompendo la relazione con noi non viene investito dal nostro stress.
Cosa è bene fare
La soluzione non sta in cosa indossa il cane durante la sua passeggiata (collare, pettorina), bensì nel nostro atteggiamento d’insieme che deve trasmettere
calma e sicurezza, assenza di nervosismo e sapere chiaramente dove andare.
Utilizzare il guinzaglio per dare semplici indicazioni su quando camminare e quando tornare indietro.
Introdurre un controllo sull’andatura, l’arresto, il seduto d’obbedienza e non per il bocconcino e via dicendo.
Prestare la massima attenzione alla passeggiata evitando di guardare il cellulare.
Cosa dice la legge sul cane?
Per legge, il cane deve stare in luogo pubblico con un guinzaglio di lunghezza massima 150 cm mettendo al sicuro se stesso da eventuali incidenti e i passanti.
Altri concetti fondamentali da rispettare sono che
- il cane cammini sempre e solo da un lato, preferibilmente il sinistro;
- l’intero corpo del cane non superi le nostre gambe;
- il guinzaglio sempre morbido per camminare;
- il cane cammini vicino al muro e possa arrivare agli alberi senza dover mettere in tensione il guinzaglio.
La passeggiata fatta con regolarità tre volte al giorno tutti i giorni ci farà ottenere dei buoni risultati; un lavoro seguito da un professionista ci garantisce di fare un lavoro migliore cogliendo le piccole sfumature che aiutano a rendere piacevole e costruttiva la passeggiata.