Quando pensiamo alla sordità spesso ci viene in mente l’immagine di due ragazzi che parlano tra loro usando il linguaggio dei segni. In realtà, dovremmo riflettere sul fatto che tutti noi potremmo avere una riduzione dell’udito a causa di una malattia, o per una degenerazione dovuta all’anzianità.
Il 3 marzo si celebra la giornata mondiale dell’Udito promossa dall’OMS, mirata a una sensibilizzazione nei confronti delle persone con deficit dell’udito.
I cani sordi
Nei cani la sordità è poco frequente e in questi soggetti spesso si associano anche delle caratteristiche estetiche particolari che mostrano una correlazione genetica. Spesso in razze che non presentano un manto bianco da standard, la comparsa di tale colore del pelo è correlata a problemi di udito.
Una constatazione importante è il fatto che i fratellini e la madre tendono a isolare i soggetti affetti da questo deficit, magari per l’atavica conservazione della specie che tende a mantenere in vita solo i soggetti migliori.
Oggi, grazie all’allevamento domestico dei cani, anche questi soggetti possono avere una vita normale in una famiglia che li sappia gestire.
Naturalmente la loro percezione del mondo è alquanto alterata, soprattutto nello stato di allerta e di allarme. Non potendo contare sulle orecchie per poter percepire pericoli, o sentire se il proprietario si sta avvicinando, conducono spesso una vita più ansiosa.
Per il proprietario si innesca la difficoltà del controllo a distanza, del richiamo, del prevenire pericoli per il cane.
Come comunicare con un cane affetto da sordità
Spesso in allevamento non si riesce a capire la sordità nel cucciolo perché vivendo con i fratellini ne imita gli atteggiamenti, scoperta che avverrà dopo qualche giorno di vita nella famiglia adottiva.
Con un po’ di attenzione da parte del proprietario, così come per le persone sorde, anche il cane sordo può condurre una vita dove l’uso dei suoni è sostituito dai gesti. Nel cane, forse più che nell’uomo, la comunicazione non verbale è più semplice da imparare. Anzi proprio l’80% delle incomprensioni tra proprietario e cane derivano dall’uso umano del verbo piuttosto che dall’utilizzo di poche parole correlate dai gesti.
Cane da Assistenza ai Sordi
Un altro aspetto importante invece è il supporto che il cane possa dare a una persona affetta da sordità. Nella preparazione dei cani da assistenza per sordi andiamo a creare un protocollo specifico che insegni al cane a sostituire le “orecchie” del proprietario.
Attraverso il condizionamento ad alcuni eventi sonori, il cane impara a segnalare al proprietario, grazie al contatto o alle movenze, ciò che sta succedendo.
Ad esempio il suono del citofono o del telefono, un allarme per la fuga di gas, un’infrazione in casa, il clacson di un’auto che sta per investirli.
Ricordandoci che anche gli anziani spesso vanno incontro a tali problemi di udito, il protocollo di cani da assistenza viene esteso anche a loro.
Il silenzio nello Zen non è sordità
Se un sorriso vale più di mille parole, nell’aspetto Zen dei miei articoli, non possiamo che ricordare come l’uso della parola consapevole sia un ampio insegnamento di vita.
Essere pienamente attenti a ciò che diciamo, evitando di fare del male con le parole è un addestramento a cui spesso non siamo abituati. Parlare, parlare, parlare per l’uomo è quasi un passatempo. Trascorrere un giorno in un monastero, dove si apprezza il silenzio e si comunica solo per le cose importanti, diventa un vero e proprio ristoro. Il tipico “saluto” con le mani giunte e chinando il capo diventa una trasmissione di energia positiva senza dover ricorrere alle parole. Quando accarezziamo il cane o giochiamo (nel modo corretto) con lui stiamo costruendo la più alta relazione e, se riflettete, non lo facciamo parlandoci o dandogli ordini.
Guardare alle diversità di alcune persone, come l’impossibilità di utilizzare alcuni sensi, deve diventare per i normodotati un motivo di riflessione.
Spegniamo la voce per alcuni minuti e comunichiamo con i nostri amici e con i nostri cani solo a gesti, è un’esperienza con cui trasmettiamo molta energia.