Autore: faber

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  • Seminario Avvio allo Sport col Cane

    Seminario Avvio allo Sport col Cane

    Giorno calendario 28 aprile 28 Aprile 2024

    Dalle 9.00 alle 19.00

    Stage di Avvio allo Sport col Cane

    Presso il Centro Cinofilo Ormazen – Via Siracusa 30 – San Pietro Clarenza Catania.
    Addestratori ENCI Fabrizio Zerbo e Roberta Grech.
    Livello Principianti.
    Costo : 50,00 € .

    Dettagli dello stage dello Sport col Cane

    Il centro cinofilo Ormazen di Fabrizio Zerbo e Roberta Grech organizza a Catania uno stage aperto a tutti per conoscere gli sport che puoi fare col tuo cane.
    Lo sport per cani è un’attività di addestramento che accresce la relazione tra cane e proprietario e soprattutto rende felice il cane per l’attività che gli viene affidata.

    Conosciamo gli Sport Cinofili

    Durante il seminario di avvio allo sport col cane avrai l’opportunità di provare diversi sport cinofili insieme al tuo fedele amico a quattro zampe. Questa è un’occasione unica per divertirsi, creare un legame più forte con il tuo cane e allo stesso tempo tenervi in forma insieme.

    Obedience è uno degli sport cinofili più popolari in cui il cane deve eseguire una serie di comandi come sedersi, rimanere fermo, venire al richiamo e tanto altro. È un modo divertente per migliorare la comunicazione con il tuo cane e rafforzare la vostra relazione.

    La palestra per cani è un’ottima opportunità per far fare al tuo cane esercizio fisico in modo divertente e stimolante. Ci sono percorsi ad ostacoli, salti e tunnel che metteranno alla prova le abilità del tuo cane e vi divertiranno entrambi.

    La difesa è uno sport che mette in risalto l’istinto protettivo del tuo cane. Attraverso esercizi di difesa, il cane impara a difendere te e se stesso in modo controllato e sicuro. È un modo per far sentire il tuo cane utile e valorizzato.

    L’hoopers è una versione semplificata dell’agility accessibili anche amatorialmente. Il cane deve essere condotto a distanza attraverso il passaggio di hoopers, tunnel, girare attorno a barili.

    Discriminazione Olfattiva, perfetta per tutti i cani da caccia e cani che usano tanto il naso per insegnargli a canalizzare le loro energia alla ricerca di un odore specifico e segnalazione.

    Infine, i tricks sono quei simpatici trucchetti che il tuo cane può imparare a fare, come toccare un target, fare il morto, saltare attraverso un cerchio e molto altro. È un modo per divertirsi insieme e mostrare le abilità del tuo cane ad amici e parenti.

    Durante il seminario avrai l’opportunità di provare tutti questi sport cinofili insieme al tuo cane, sotto la guida esperta di addestratori qualificati. Sarà un’esperienza divertente e stimolante per entrambi, che vi permetterà di scoprire nuove passioni e attività da fare insieme. Non vediamo l’ora di vedere te e il tuo cane al seminario!

    Note

    Costo a binomio 50,00€
    Costo auditore 30,00€

    Pranzo a sacco o su ordinazione
    Rilascio di attestato
    Sconto sull’iscrizione ai corsi di Addestramento Sportivo

    Info e Prenotazioni

  • Stage di Avvio Hoopers

    Stage di Avvio Hoopers

    Giorno calendario 25 MARZO 25 Marzo 2024

    Dalle 9.00 alle 19.00

    Stage di Hoopers

    Presso il Centro Cinofilo New Dog a Trappitello Messina.
    Istruttore Cinofilo Andrea Trimarchi.
    Livello Principianti.
    Costo : 50 € intera giornata, 35 € mezza giornata.

    Dettagli dello stage di Hoopers

    Il centro cinofilo New Dog di Daniela Mosello insieme al Centro Cinofilo Ormazen di Fabrizio Zerbo e Roberta Grech organizzano a Catania uno stage aperto a tutti per conoscere la disciplina amatoriale di Hoppers.
    Lo sport per cani è un’attività di addestramento che accresce la relazione tra cane e proprietario e soprattutto rende felice il cane per l’attività che gli viene affidata.

    Conosciamo l’ Hoppers

    Questo sport canino mette in risalto il controllo del cane a distanza, simulando in modo divertente la gestione di un gregge.
    Una delle cose più interessanti dell’hoopers è come aumenta il controllo del proprietario sul cane anche quando questo è lontano. Attraverso segnali visivi e vocali, il cane impara a seguire le indicazioni del conduttore, dimostrando un’eccellente capacità di concentrazione e obbedienza.

    Inoltre, durante l’attività il cane deve concentrarsi per capire quale ostacolo affrontare, rendendo l’esercizio non solo fisico ma anche mentale. Questo porta a una maggiore comprensione tra cane e conduttore, rafforzando il legame tra di loro.

    Se volete divertirvi con il vostro cane e allo stesso tempo rafforzare il vostro rapporto, l’hoopers potrebbe essere l’attività perfetta per voi!

    Info e Prenotazioni

  • Giornata dell’Udito – la sordità

    Quando pensiamo alla sordità spesso ci viene in mente l’immagine di due ragazzi che parlano tra loro usando il linguaggio dei segni. In realtà, dovremmo riflettere sul fatto che tutti noi potremmo avere una riduzione dell’udito a causa di una malattia, o per una degenerazione dovuta all’anzianità.
    Il 3 marzo si celebra la giornata mondiale dell’Udito promossa dall’OMS, mirata a una sensibilizzazione nei confronti delle persone con deficit dell’udito. 

    ragazzo sordo con chitarra

    I cani sordi


    Nei cani la sordità è poco frequente e in questi soggetti spesso si associano anche delle caratteristiche estetiche particolari che mostrano una correlazione genetica. Spesso in razze che non presentano un manto bianco da standard, la comparsa di tale colore del pelo è correlata a problemi di udito.
    Una constatazione importante è il fatto che i fratellini e la madre tendono a isolare i soggetti affetti da questo deficit, magari per l’atavica conservazione della specie che tende a mantenere in vita solo i soggetti migliori.
    Oggi, grazie all’allevamento domestico dei cani, anche questi soggetti possono avere una vita normale in una famiglia che li sappia gestire.

    cane con sordita


    Naturalmente la loro percezione del mondo è alquanto alterata, soprattutto nello stato di allerta e di allarme. Non potendo contare sulle orecchie per poter percepire pericoli, o sentire se il proprietario si sta avvicinando, conducono spesso una vita più ansiosa.
    Per il proprietario si innesca la difficoltà del controllo a distanza, del richiamo, del prevenire pericoli per il cane.

    Come comunicare con un cane affetto da sordità

    Spesso in allevamento non si riesce a capire la sordità nel cucciolo perché vivendo con i fratellini ne imita gli atteggiamenti, scoperta che avverrà dopo qualche giorno di vita nella famiglia adottiva.
    Con un po’ di attenzione da parte del proprietario, così come per le persone sorde, anche il cane sordo può condurre una vita dove l’uso dei suoni è sostituito dai gesti. Nel cane, forse più che nell’uomo, la comunicazione non verbale è più semplice da imparare. Anzi proprio l’80% delle incomprensioni tra proprietario e cane derivano dall’uso umano del verbo piuttosto che dall’utilizzo di poche parole correlate dai gesti.

    Cane da Assistenza ai Sordi

    Un altro aspetto importante invece è il supporto che il cane possa dare a una persona affetta da sordità. Nella preparazione dei cani da assistenza per sordi andiamo a creare un protocollo specifico che insegni al cane a sostituire le “orecchie” del proprietario.
    Attraverso il condizionamento ad alcuni eventi sonori, il cane impara a segnalare al proprietario, grazie al contatto o alle movenze, ciò che sta succedendo.
    Ad esempio il suono del citofono o del telefono, un allarme per la fuga di gas, un’infrazione in casa, il clacson di un’auto che sta per investirli.

    cane assistenza sordi

    Ricordandoci che anche gli anziani spesso vanno incontro a tali problemi di udito, il protocollo di cani da assistenza viene esteso anche a loro.

    Il silenzio nello Zen non è sordità

    Se un sorriso vale più di mille parole, nell’aspetto Zen dei miei articoli, non possiamo che ricordare come l’uso della parola consapevole sia un ampio insegnamento di vita.
    Essere pienamente attenti a ciò che diciamo, evitando di fare del male con le parole è un addestramento a cui spesso non siamo abituati. Parlare, parlare, parlare per l’uomo è quasi un passatempo. Trascorrere un giorno in un monastero, dove si apprezza il silenzio e si comunica solo per le cose importanti, diventa un vero e proprio ristoro. Il tipico “saluto” con le mani giunte e chinando il capo diventa una trasmissione di energia positiva senza dover ricorrere alle parole. Quando accarezziamo il cane o giochiamo (nel modo corretto) con lui stiamo costruendo la più alta relazione e, se riflettete, non lo facciamo parlandoci o dandogli ordini.
    Guardare alle diversità di alcune persone, come l’impossibilità di utilizzare alcuni sensi, deve diventare per i normodotati un motivo di riflessione.
    Spegniamo la voce per alcuni minuti e comunichiamo con i nostri amici e con i nostri cani solo a gesti, è un’esperienza con cui trasmettiamo molta energia.

    monaci
  • Sindrome di Asperger – Giornata Mondiale

    La Sindrome di Asperger rientra nei “disordini pervasivi dello sviluppo”, si tratta di una alterazione del comportamento rispetto a quello considerato socialmente accettabile. È una tra le forme meno gravi di autismo e, infatti, i bambini affetti dalla sindrome di Asperger, da adulti conducono, solitamente, una vita pressoché normale. 

    sindrome di asperger

    Atteggiamenti tipici di un ragazzo affetto da Sindrome di Asperger

    Pare che personaggi come Mozart, Newton, Bob Dylan e Steve Jobs, fossero degli Asperger e che siano diventati esperti “geniali” nel loro ambito proprio in conseguenza alla sindrome. Questo perché, una delle caratteristiche principali di una persona affetta da Asperger è l’elevata dedizione verso un determinato interesse e l’attenzione quasi maniacale per i dettagli, tanto da diventare incredibilmente abili. Il lato oscuro della medaglia è però la difficoltà di relazione con gli altri, seguita dalla tendenza all’isolamento. In alcuni casi si possono notare atteggiamenti aggressivi e movenze fisiche goffe.

    Cani da Assistenza per Disturbi dell’autismo

    Notizia ormai molto diffusa è come la Pet Therapy possa essere un buon supporto per un bambino o un adolescente affetto da autismo. Naturalmente un cane da assistenza per autistici è un cane selezionato e addestrato allo scopo, con doti che non troviamo in tutti i cani. Pensare di prendere un cane qualsiasi è sbagliato e, anzi, spesso si trasforma in un impegno ulteriore di cui farsi carico.

    cane assistenza autismo

    Le qualità dei cani

    Perché un cane riesce a entrare in relazione con persone affette da Asperger? La risposta si colloca tra la capacità di non giudizio del cane, che analizzeremo nell’aspetto Zen, e la creazione di linguaggi di comunicazione biunivoci al di fuori della “normalità”.
    Spesso, in un percorso di educazione, il proprietario chiede come deve farsi capire dal cane, come se ci fosse un traduttore! In realtà, la comunicazione tra due specie diverse si deve costruire giorno per giorno.
    Quando un ragazzo con Asperger si ritrova tra coetanei e tutti, a suo avviso, usano una comunicazione per lui poco interessante o poco approfondita, la soluzione che trova è quella di isolarsi. Nella relazione col cane invece può crearsi una comunicazione unica, nella quale entrambi apprendono l’uno dall’altro, cosa che dovrebbe comunque accadere per qualsiasi proprietario.

    bimba asperger cane

    Il linguaggio segreto dei cani per assistenza asperger


    Per il cane è fondamentale la coerenza e la costanza nella routine quotidiana, un soggetto tendente all’ossessione sarà per lui un ottimo esempio da seguire.
    Come dicevo, però, non tutti i cani sono adatti, la selezione deve vertere su razze docili e forti sia fisicamente che mentalmente, con un temperamento medio e con il giusto imprinting con l’uomo.

    Oltre alla cucciolata, anche la scelta del soggetto migliore ricopre la sua importanza, così come il protocollo di addestramento. L’educazione si può orientare su quella standard per qualsiasi cane; stando maggiormente attenti al senso di responsabilità, di rispetto dell’altro, dello stimolo alle carezze e quindi delle emozioni. L’addestramento invece lo si deve personalizzare in base alle esigenze dell’utente. 

    • Insegnare degli esercizi che la coppia uomo/cane possa fare in gruppo, come ad esempio il terra resta con distrazioni di altri cani, per la socializzazione.
    • L’uso di comandi a tonalità diversa per lavorare sul tono piatto del ragazzo, magari col cane che esegue solo determinati esercizi se il tono è alto e non se è basso.
    • Dosare le ripetizioni degli esercizi per indurre la non ossessione quando si svolge un’attività.

    Secondo concetti simili si forma un protocollo in cui il cane d’assistenza asperger deve imparare esercizi specifici per essere realmente di aiuto per il ragazzo.

    Il non giudizio Zen

    buddha autismo

    Parlando invece della capacità del non giudizio, diciamo che la si trova tra le visioni Zen per migliorare il proprio modo di percepire l’altro. Per il cane è naturale distinguere soltanto tre tipi di esseri umani: i componenti del branco, gli estranei simpatici e gli estranei antipatici. Questo significa che non mostra differenze di espressione o comunicazione se l’umano che ha di fronte ha un colore di pelle diverso, ha una zoppia o attiva atteggiamenti strani rispetto all’etichetta umana.
    Un ragazzo che per via della sua patologia nota i minimi dettagli sugli altri, percepirà anche un semplice sguardo più intenso nei suoi confronti vivendo in continuo disagio. Se tutti imparassimo il non giudizio magari sarebbe più semplice promuovere l’integrazione dei “cosiddetti” diversi.

    Fabrizio Zerbo

  • Darwin Day

    Darwin Day, il 12 febbraio ricorre il compleanno di Charles Darwin e in suo onore mi sento di affrontare il discorso sull’origine della selezione naturale. Il suo trattato scientifico per spiegare come tutte le specie sono interconnesse tra loro, evolvendosi per creare nuovi adattamenti e quindi nuove specie.

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    L’evoluzione cinofila – Selezione Naturale

    In ambito cinofilo questo processo è altamente visibile nell’evoluzione da lupo a cane. Se per anni si pensava a una discendenza diretta, cioè partendo dal lupo, si selezionano solo i soggetti più docili e se ne ricava il cane, oggi si è capito che non fu proprio così.

    Nella storia dell’evoluzione del cane vediamo innanzitutto un antenato comune che si evolse in due specie. 
    La “versione” schiva e diffidente nei confronti dell’uomo è il lupo, l’altra carina e coccolosa è il cane. 

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    A questo dobbiamo aggiungere due precisazioni importanti: 

    • il cane non è diventato cane per volere dell’uomo.
    • Il cane non è un lupo, è non rispetta le leggi comunicative e comportamentali che possiamo osservare nel lupo.

    Come Darwin spiega l’evoluzione

    Alla base di queste errate credenze si basano tanti errori gestionali e relazionali con il cane.
    Se Darwin ci spiega come per adattarsi a un ambiente (clima, disponibilità di cibo), ogni specie si evolve e genera prole con piccole modifiche fisiche e psichiche in grado di garantirgli una sopravvivenza migliore, anche l’antenato comune del cane e del lupo ha scelto volontariamente di evolversi.

    La teoria più plausibile è sicuramente la comodità di trovare cibo a costo zero nelle discariche delle tribù umane primitive e da lì una collaborazione con l’uomo in cambio di protezione e poi di aiuto nella caccia.
    Solo successivamente l’uomo ha preso già il cane “carino e coccoloso” e, sfruttando le teoria mendeliane sulla genetica, ha messo in piedi le diverse razze.

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    Darwin ci indica come tutte le specie sono quindi collegate tra loro e che possiamo notare delle caratteristiche comuni soprattutto tra le specie più imparentate (uomo – scimmia, cane – lupo, coccodrillo- alligatore). D’altronde tutti gli essere viventi affidano la percezione del mondo a dei sensi molto simili tra tutte le specie.

    L’evoluzione psicologica degli animali

    L’aspetto psicologico però è molto differente, ogni specie, pur vicina evolutivamente, vive una propria realtà. Anche la stessa specie, così come l’uomo, si comporta in maniera diversa in base all’ambiente educativo.

    Da uno studio più specifico della psicologia canina moderna, vediamo quindi che le risposte etologiche sul lupo non sono applicabili sul cane. Questo ci porta a delle difficoltà gestionali del cane se lo trattiamo come un lupo, così ancora peggio se lo trattiamo come se fosse un cucciolo di uomo.
    Ma per celebrare il Darwin Day non è necessario entrare nei particolari.

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    L’interconnessione tra le specie – visione Zen

    Concludiamo con la visione Zen, che vede in Darwin uno scienziato che ha dato man forte a quello che 2600 anni prima veniva presentata come interconnessione tra tutti gli esseri. Tutti gli esseri viventi sono uniti da una rete invisibile di “energia cosmica” per cui le azioni e i pensieri di un soggetto influenzano il presente di tutti gli altri. Se volessimo dare quindi una spiegazione darwiniana a questa teoria possiamo vederla appunto come un legame parentale tra tutti gli esseri.
    E’ doveroso dire che Darwin si definiva agnostico, quindi la sua teoria fu contro la visione religiosa Antropocentrica e Teocentrica. Chissà se avesse avuto la possibilità di incontrare la via del Buddha…

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  • Giornata contro il Bullismo

    Terrier di tipo bull, gruppo 3 delle razze ENCI. Il termine bull deriva da toro, simbolo di forza, grossa massa muscolare e presunzione, il bullismo in cinofilia.

    I cani di tipo bull sono stati selezionati nel medioevo proprio per combattere contro altri animali e per dare spettacolo. Solo le razze più possenti potevano sfidare e battere i tori.
    Anche se in realtà appartengono alla sezione Terrier di tipo Bull solo

    • l’ American Staffordshire Terrier,
    • lo Staffordshire Bull Terrier,
    • il  Bull Terrier,
    • il Bull Terrier Miniature.

    possiamo notare come diverse razze hanno il termine bull nel nome, per esempio il bulldog inglese,il bullmastiff o il bouledogue francais. Semplicemente perché il loro atteggiamento è da “bulli”, da cani muscolosi dall’aria cattiva e prepotente.

    L’aspetto da duri dal cuore tenero

    Sebbene oggi una buona selezione caratteriale ne mantiene solo l’aspetto “da duri”, dandogli invece un’ottima docilità nei confronti dell’uomo, non possiamo omettere che in origine sono stati selezionati proprio per combattere e quindi sottomettere gli altri animali.

    staffordshire terrier amstaff bullismo

    Molte persone prendono un pitbull da cucciolo, certe che potranno abituarlo a giocare con gli altri cani da adulto.

    La famigliola con un “bullo” di 10 mesi che inizia a litigare al parco, viene al campo d’addestramento chiedendomi di educarlo. L’educazione però non può sradicare la sua vera natura, non è possibile cambiarla totalmente ma è possibile gestirla e controllarla. Un buon lavoro relazionale col proprietario può rendere un bullo tollerante alla presenza di altri cani, anche se non potremmo mai avere la certezza assoluta che potrà giocare liberamente con loro senza incorrere in qualche scontro. 

    Quali energie alimentano il bullismo

    Il problema principale è capire quale sia l’energia maggiormente utilizzata dal cane per compiere le sue azioni. Solitamente, attinge da due fonti: temperamento o aggressività. Nel caso del bullo, esso alimenta il gioco, la predazione e l’azione fisica utilizzando l’aggressività per cui è facile che dia sfogo ad atti di morso, di combattività e di rissa.
    Una buona educazione e qualche base di addestramento possono cambiare la fonte dell’energia e indirizzarla sul temperamento, ma,  nel rispetto degli altri cani, è sempre bene evitare che il nostro cane possa fare bullismo nei confronti di altri conspecifici.

    Nicoletta Fabiano con Bull Terrier, bullismo nei cani


    Il bullismo nell’uomo, invece, non possiamo certo giustificarlo con un fattore genetico o di selezione. E’ l’ambiente di crescita e l’educazione appresa dalla famiglia, dalla scuola e dai coetanei che influisce parecchio. In fondo si tratta sempre della fonte di energia che si utilizza per relazionarsi con gli altri che fa diventare una persona prepotente e dominante.

    Quando da piccoli giochiamo con gli altri, sperimentiamo come ottenere successo e vittorie rispetto ai nostri compagni e prendiamo come esempio quelli che riteniamo essere i vincitori, i ragazzi più grandi di noi o i nostri genitori. E’ in questa fase che selezioniamo le fonti di energia migliori che abbiamo a disposizione. Quindi, molto spesso, è il modello a cui facciamo riferimento che diventa quasi responsabile delle nostre azioni e scelte future. Se questo è un esempio aggressivo, automaticamente anche i nostri atteggiamenti verteranno verso quella fonte di energia. Al pari di un muscolo, più utilizziamo l’aggressività più questa cresce la propria capacità, così ci ritroviamo velocemente a ricorrere più spesso a questa energia perché sarà sempre la risorsa più grande a nostra disposizione rispetto alle altre.

    Le vittime del bullismo

    Per quanto riguarda la vittima del bullismo, di solito è un soggetto che non riesce ad attingere alle sue fonti di energie per contrastare un abuso, per cui trova come unica soluzione sottomettersi. La mancanza di reazione a una prepotenza spesso può accadere perché si è stati inibiti all’azione, perché si è cresciuti in un ambiente poco stimolante, perché si viene addestrati a utilizzare la ragione a discapito delle energie fisiche.

    Un lavoro introspettivo, sia che si tratti della vittima che del carnefice, è prendere la consapevolezza delle fonti che alimentano le nostre azioni.

    Visione Zen

    Nello Zen di Thich Nhat Hanh questo lavoro viene descritto come semi che annaffiamo dentro di noi. Più annaffiamo i semi della rabbia più alimentiamo l’energia dell’aggressività. Ma ancora, le nostre azioni annaffiano pure i semi delle persone con cui ci relazioniamo, per cui è compito nostro fare in modo che alimentiamo sempre le energie positive negli altri, che siano i nostri figli, i nostri alunni, i nostri clienti e soprattutto i nostri cani.

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    fabrizio zerbo,
    si ringrazia Nicoletta Fabiano per le foto e
    Gabriele Melito per il video

  • Cani a Catania

    Voglio adottare dei cani a Catania

    Molti di noi arrivano ad un punto della loro vita che sentono l’esigenza di accogliere a casa un cane.
    Tanti lo fanno perché amano gli animali, altri invece perché non ne hanno mai avuti e questo diventa un desiderio.
    Prendere dei cani a Catania significa innanzitutto rendersi conto:

    • se lo stile di vita,
    • gli spazi della casa,
    • le ore in cui siamo fuori l’abitazione

    possono andare bene per un cane a Catania.
    Mediamente dovremmo garantire una stretta convivenza con il nostro cane per almeno 6/8 ore al giorno.
    Catania offre diversi parchi per cani, il lungo mare dove passeggiare, piste ciclabili e ormai tanti locali e negozi sono ben contenti di far entrare il cane.

    Il cane al centro commerciale

    cani a Catania

    Etnapolis, offre un immenso spazio verde con un bel prato curato dove portare i cani a Catania, da il libero accesso all’interno della galleria, e ogni anno organizza mostre amatoriali per cani.
    Anche alle Porte di Catania è possibile trovare vari spazi verdi.
    L’Ikea addirittura ospita alcuni cani randagi al suo interno; e il Centro Sicilia ospita tra i più importanti negozi di animali in Italia e nel Mondo ArcaPlanet.

    I cani nel canile di Catania

    cane in canile

    Prendere dei cani a Catania non è molto difficile, il canile comunale è pieno di cuccioli in adozione.
    Oppure ci sono tantissime associazioni animaliste che sono ben contente di dare una casa ai tanti cani randagi che purtroppo vagano per la città.
    Il randagismo è sicuramente un problema importante per Catania così come per le tante città della Sicilia.
    Prendere un cane in canile deve essere una scelta ben pensata perché non avremo modo di preventivare la taglia, il carattere e le esigenze di quel cane.
    Spesso la maggior parte essendo nati in campagna o in strada si porta dietro traumi infantili che lo renderanno un cane problematico.
    E’ importante essere consapevoli che adottare un cane in canile significa adattarci noi al suo carattere.

    Cerco un allevatore ENCI a Catania

    Fortunatamente le gare di bellezza ufficiali ENCI a Catania e in Sicilia contano in media gli 800 cani iscritti.
    Questo equivale ad un elevato numero di cani di razza con pedigree che posso trovare a Catania.
    Sul sito ufficiale ENCI posso trovare gli allevatori con affisso per ogni razza, ma non mancano tanti allevamenti amatoriali con ottimi soggetti selezionati.
    Il vantaggio di scegliere un cane di razza è quello di sapere le sue esigenze, conoscere i genitori soprattutto caratterialmente, avere il supporto di un allevatore.
    Non mancano i club di razza e gli addestratori ENCI che conoscendo bene le razze possono aiutarci a crescere perfettamente il nostro amico.

  • Condotta al Guinzaglio

    La Condotta al Guinzaglio in Ambiente Urbano

    Cercherò con questo articolo di spiegare un po’ cosa si intende per condotta al guinzaglio in ambito urbano.

    addestramento messa al piede fus

    Nel mondo dell’addestramento ci sono vari tipi di condotta.
    Nei regolamenti ufficiali ENCI di Obedience o Utilità e Difesa, la condotta sportiva prevede che la zampa anteriore del cane non superi la nostra gamba, la testa del cane sia rivolta verso di noi col cane in perfetta attenzione sul nostro viso.
    Ovviamente, questa condotta è da intendersi solo ai fini della gara, ma non è assolutamente applicabile alla vita di tutti i giorni.

    Nella vita di tutti i giorni

    Le passeggiate quotidiane col nostro cane non vanno condizionate e il cane deve passeggiare in assoluto relax per esplorare, odorare e sporcare serenamente.
    Il tutto senza mettere se stesso in pericolo o recare fastidio ai passanti.
    Se dovessi fare una statistica potrei di certo affermare che il 90% delle persone mi contatta, perché il cane che tira al guinzaglio.
    Naturalmente questo tipo di condotta rende le passeggiate uno stress sia per il proprietario che per il cane.

    La prima passeggiata col cane

    Purtroppo, prima di rivolgersi ai professionisti, spesso, si chiede consiglio agli amici, ai veterinari, al negoziante che ci propinano soluzioni facili. Cambiare il guinzaglio o soprattutto il collare affinché magicamente il problema scompaia non è una risoluzione. Cosi come rimpizzare il cane di bocconi mentre cammina.
    Bene che andrà, compreremo un collare a scorrimento (strangolo o strozzo che dir si voglia) e, senza neppure conoscere che un tale strumento correttivo possiede, anzitutto, una apposita modalità di inserimento, lo faremo indossare al nostro cane che dopo 2-3 giorni al massimo, tornerà a tirare come prima. Se sfortuna voglia di incontrare sul nostro cammino cinofilosofi gentilisti o negozianti furbi, acquisteremo un guinzaglio di 3 metri con una pettorina ad H per un totale di circa 70 € (in Sicilia) e avremo il cane felice di sentirsi libero, di fare quello che vuole, di mettersi in pericolo, di farci trasgredire la legge, per poi non risolvere nulla al di fuori dei primi 3 giorni, ove, il cane cambiando esperienza di passeggio ed interrompendo la relazione con noi non viene investito dal nostro stress.

    cucciolo al guinzaglio

    Cosa è bene fare

    cane seduto in ambiente urbano

    La soluzione non sta in cosa indossa il cane durante la sua passeggiata (collare, pettorina), bensì nel nostro atteggiamento d’insieme che deve trasmettere

    calma e sicurezza, assenza di nervosismo e sapere chiaramente dove andare.

    Utilizzare il guinzaglio per dare semplici indicazioni su quando camminare e quando tornare indietro.
    Introdurre un controllo sull’andatura, l’arresto, il seduto d’obbedienza e non per il bocconcino e via dicendo.
    Prestare la massima attenzione alla passeggiata evitando di guardare il cellulare.

    Cosa dice la legge sul cane?

    Per legge, il cane deve stare in luogo pubblico con un guinzaglio di lunghezza massima 150 cm mettendo al sicuro se stesso da eventuali incidenti e i passanti.

    Altri concetti fondamentali da rispettare sono che

    • il cane cammini sempre e solo da un lato, preferibilmente il sinistro;
    • l’intero corpo del cane non superi le nostre gambe;
    • il guinzaglio sempre morbido per camminare;
    • il cane cammini vicino al muro e possa arrivare agli alberi senza dover mettere in tensione il guinzaglio.

    La passeggiata fatta con regolarità tre volte al giorno tutti i giorni ci farà ottenere dei buoni risultati; un lavoro seguito da un professionista ci garantisce di fare un lavoro migliore cogliendo le piccole sfumature che aiutano a rendere piacevole e costruttiva la passeggiata.

  • Addestrare un cane

    ADDESTRAMENTO del cane

    Quando si parla di addestrare il cane si intende: “rendere abile il cane a svolgere un lavoro”, uso appositamente il termine lavoro perché sin dai tempi della domesticazione del cane, quest’ultimo è stato reputato un collega che aiuta l’uomo ove questi non arriva.
    Il cane diventa ausiliario del suo proprietario nella guardia del territorio o del bestiame, nella conduzione delle greggi, nella ricerca di tartufi, nella caccia e via dicendo.

    zoe riporto con salto

    L’ ADDESTRAMENTO OGGI

    Oggi, queste forme di lavoro del cane vengono regolamentate da attività sportive cinofile che danno al cane la possibilità di mantenere le proprie memorie di razza o essere addestrati dalle forze dell’ordine per garantire la sicurezza di ognuno di noi.

    L’ente per la tutela di razza in Italia è l’ENCI (Ente Nazionale della Cinofilia Italiana) che organizza e gare e redige libretti di lavoro per certificare i singoli soggetti.
    Esistono altri enti sportivi che organizzano eventi in cui oggi partecipano pure attività cinofile come lo CSEN, il CONI, la FISC, la Libertas.

    Tra le discipline sportive riconosciute abbiamo

    • Agility
    • Utilità e difesa
    • Obedience
    • Mondioring
    • Ricerca in superficie
    • Ricerca in macerie
    • Ricerca  in valanghe
    • Soccorso Nautico
    • Pet Therapy
    • Disc Dog
    • Trick’s Dog
    • Cani da assistenza
    • Cani da caccia e riporto
    • Sleedog
    • Sheepdog
    • Corsing

    METODI E TECNICHE di addestramento

    addestramento mia utilità e difesa

    In tutte le discipline oggi si attuano delle lavorazioni basate sull’apprendimento cognitivo del cane, dove lo si mette nelle condizioni di voler collaborare con il conduttore, rendendolo attivo, durante le sessioni di addestramento, in modo da mantenere alta la sua attenzione e voglia di lavorare con noi.

    Conosciamo molte tecniche adottate nel mondo dell’addestramento,

    • rinforzo positivo,
    • problem solving,
    • clicker trainer,
    • luring
    • shaping.

    E’ anche vero che, ancora oggi, esistono centri cinofili che applicano metodi costrittivi o coercitivi per spiegare al cane determinati esercizi; personalmente, li associo più alla doma dell’animale selvatico che all’addestramento del cane, nello specifico, oltre a un senso etico di maltrattamento del cane, con l’esperienza posso affermare che i metodi coercitivi rendono il cane reattivo (e non attivo) la cui collaborazione è vincolata dalla costrizione, il cane poco collaborativo riduce le sue prestazioni sempre più, man mano che si prosegue con l’addestramento.

  • Disturbi Comportamentali

    DISTURBI  E  RECUPERO COMPORTAMENTALE

    Il recupero dei disturbi comportamentali, rappresenta in cinofilia un ambito molto delicato e complesso, spesso si tende a far rientrare in questa sfera semplici errori di gestione come ad esempio l’ansia da separazione, lo scappare di casa, lo sporcare in casa, il morso ludico, per queste situazioni un normale corso di obbedienza, fatto da un professionista, potrà essere abbastanza efficace per risolvere i problemi del proprio cane.

    disturbi comportamentali recuperi comportamentali

    I disturbi comportamentali sono:

    • le fobie
    • la mordacità immotivata,

    non uso il termine aggressività perché meriterebbe una spiegazione più complessa.

    La fobia è quella paura estrema verso qualcosa o qualcuno che normalmente non indicherebbe una minaccia. La manifestazione può essere di fuga, freeze o attacco.

    La mordacità immotivata si esprime nel mordere per fare male o uccidere altri animali, altri cani o persone, quando non vi è necessità alcuna.

    In entrambi i casi è un po’ come se qualcosa nella testa del cane non funzionasse bene.

    COSA SI PUO’ FARE

    Durante un recupero comportamentale “reale”, prima di tutto, bisogna stabilire se il problema sia causato da un trauma o disturbi congeniti dell’apparato neurologico; spesso il cane andrebbe portato via dalla quotidianità per  “svuotarlo” da tutto ciò che ha vissuto, e dargli una nuova vita stando attenti che nulla possa far ricadere in schemi che generano il disturbo.

    cane mordace, morso, aggressivo

    Evidenziati i reali fattori innescanti il disturbo, si crea un percorso di lavoro personalizzato per il superamento del problema tramite, controcondizionamenti, abitudini , fiducia nell’uomo, fiducia in se stessi (cane), gestione delle risorse.

    Oggi si parla pure di psicofarmaci e soluzioni più facili per gestire simili situazioni, naturalmente, da professionista ENCI, mi ritengo contrario a bypassare un problema sedando il cane quando si può, con determinati compromessi, garantire una vita normale a quel soggetto.

    Sia chiaro il concetto che questi non sono percorsi da improvvisare, né tanto meno è saggio affidarsi ai consigli dei non professionisti.

  • Educazione del cane

    EDUCARE IL TUO CANE

    Quando ho bisogno di educare il mio cane devo riflettere bene su chi contattare. Per un corso di educazione posso rivolgermi a un semplice educatore, il più vicino a casa mia o a chi mi fa il prezzo minore. Posso contattare un dogsitter che viene e passeggia lui il cane e spiega al mio cane cosa fare!
    … Ovviamente no…

    educazione del cane

    Per quanto l’educazione del cane rappresenti lo step più semplice nel mondo cinofilo, prima di tutto è importante che l’educatore abbia un’esperienza tale da saper “leggere” il singolo cane.
    Non tutti i cani rispondono alla stessa modalità di educazione e relazione, così come non esiste un percorso standard. Se il cane esegue dei comandi condizionati col cibo, questo non vuol dire che ci ascolti.

    L’ educazione del cane avviene:

    • spiegando al proprietario cos’è un cane,
    • cosa vuol dire allevare e crescere un cane,
    • capire come adattare la vita del proprietario a quella del cane scelto,
    • è importante che il proprietario sia cosciente della quantità di ore giornaliere che deve dedicare al cane,
    • delle abitudini che dovrà acquisire e talvolta modificare,
    • dell’importanza del concetto di fiducia che è ben diverso da quello di timore,
    • infine anche spiegare al cane cosa deve fare e cosa non deve fare.

    Cosa vuol dire essere un buon proprietario?

    Personalmente, escludo l’uso di bocconcini, wurstel e premi nel percorso di obbedienza, il cane non deve condizionarsi a fare esercizi, ma deve fidarsi del proprietario

    educazione romeo e friends

    che gli dimostra quanto sappia essere in grado didare delle regole,di proteggerlo fuori casa, di mantenere calma la situazione dentro casa.

    Tale esperienza ovviamente matura e si costruisce nel tempo e in relazione al  numero di cani seguiti negli anni, un semplice corso teorico è molto limitante, e sicuramente chi si occupa di addestramento avrà una capacità di lettura maggiore di un semplice educatore.

    Situazione ancora più delicata se il nostro cane presenta disturbi comportamentali

  • L’ Addestramento del Cane

    L’ ADDESTRAMENTO DEL CANE

    Viviamo una fase sociale in cui la realtà cinofila propone un ventaglio di figure, più o meno specializzate nel settore, così ampio e variegato che, talvolta, nella mente del buon proprietario, si crea gran confusione al punto da non capire bene a chi rivolgersi per essere aiutati nella gestione del cane in città.

    lupo bianco

    Educazione o Addestramento?

    Dopo oltre 10 anni di esperienza nel settore, ho visto metodi considerati oggi “vecchi” o tradizionali, new age, miracolosi, dolci, gentili, rivoluzionari, metodi costruiti a misura del proprietario piuttosto che del cane, metodi, invece, che “effettivamente” potrebbero condurci verso una cinofilia più tecnica e professionale.

    A chi devo rivolgermi se ho bisogno di aiuto nella gestione del mio cane?

    EDUCARE IL CANE

    Se quello di cui ho bisogno è saper gestire il mio cane nel quotidiano e nella vita dentro casa:

    percorso di obbedienza base condotta al guinzaglio
    • Deve stare calmo, durante il giorno
    • Rispettare il momento in cui mangio, senza pretendere cibo dalla tavola
    • Giocare senza mordermi mani e caviglie o rubare oggetti per essere rincorso
    • Se mi fa le feste, non deve saltare fino a prendermi a “testate la faccia”
    • La passeggiata deve essere un momento sereno e non che mi tiri al guinzaglio
    • Darmi retta se lo chiamo
    • Riuscire a vivere bene nel quotidiano

    Dai una lettura all’educazione del cane

    DISTURBI COMPORTAMENTALI

    Se hai bisogno di aiuto perché il tuo cane mostra fobie e/o aggressività ciò rientra nella sfera dei recuperi comportamentali, vale a dire: abbiamo a che fare con soggetti che non forniscono coerenti risposte cognitive / istintive dei canidi, ma mostrano comportamenti alterati e imprevedibili

    Ed esempio:

    • Dopo i botti o rumori forti il cane resta nascosto per diverse ore
    • Appena vede persone o altri animali avvicinarsi mette la coda tra le zampe e tenta di scappare
    • Se viene manipolato inizia a guaire o prova a mordere
    • Cerca di risolvere le situazioni aggredendo ripetutamente
    • Rimane in piena attività per tutta la giornata senza riposare
    disturbi comportamentali recuperi comportamentali

    Attenzione, invece, ai prossimi segnali che, per quanto si cerchi di far credere possano rientrare nei disturbi comportamentali, in realtà sono solo indice di cattive abitudini e scorretta gestione

    • Il cane che tira al guinzaglio
    • Il cane che scappa da casa
    • L’ansia da separazione
    • Il defecare o urinare in casa
    • Il mordere per gioco
    • La possessività verso la ciotola del cibo
    • Il ringhiare se minacciato o percosso

    Ripeto questi segnali non sono problemi comportamentali, ma errata gestione!

    Scopri se il tuo cane soffre di disturbi comportamentali

    ADDESTRAMENTO

    Per addestramento del cane si intende: “rendere abile il cane a svolgere un lavoro”, uso appositamente il termine lavoro perché sin dai tempi della domesticazione del cane, quest’ultimo è stato reputato un collega che aiuta l’uomo ove questi non arriva.

    • L’addestramento oggi per un civile riguarda
    • Agility
    • Utilità e difesa
    • Obedience
    • Ricerca in superficie
    • Ricerca in macerie
    • Soccorso Nautico
    • Pet Therapy
    • Disc Dog
    • Trick’s Dog
    • Cani da assistenza
    • Cani da caccia e riporto

    Nell’ambito della sicurezza le forze dell’ordine addestrano cani per

    • Antidroga
    • Antiesplosivo
    • Scovo mine
    • Antisommossa
    • Ritrovamento dispersi

    Leggi l’approfondimento sull’addestramento